Migranti, la Corte di Strasburgo respinge il ricorso della Sea Watch. L’Italia deve garantire assistenza ma non è tenuta a far sbarcare le persone.
La Corte di Strasburgo ha respinto il ricorso presentato dalla Sea Watch che aveva chiesto ai giudici di poter entrare nelle acque territoriali italiane per poter far sbarcare i migranti a Lampedusa.
Migranti, la Corte di Strasburgo respinge il ricorso della Sea Watch
La sentenza della Corte impone all’Italia di continuare a fornire assistenza alle persone che si trovano a bordo della nave dell’Ong, che non è però tenuta a infrangere le norme del decreto Sicurezza Bis.
Per i giudici della Corte di Strasburgo, non ci sono le condizioni necessarie per costringere l’Italia a concedere un porto per lo sbarco dei migranti.
Matteo Salvini: La Corte Europea di Strasburgo conferma la scelta di ordine, buon senso, legalità e giustizia dell’Italia
La notizia è stata commentata con grande entusiasmo da Matteo Salvini che si gode la vittoria sull’Ong:
“Anche la Corte Europea di Strasburgo conferma la scelta di ordine, buon senso, legalità e giustizia dell’Italia: porti chiusi ai trafficanti di esseri umani e ai loro complici. Meno partenze, meno sbarchi, meno morti, meno sprechi. Indietro non si torna”.
Il Ministro dell’Interno continua quindi a ribadire la sua politica dei porti chiusi sottolineando di non essere intenzionato a concedere un porto alla Sea Watch.
L’appello del Comandante della Sea Watch
Poche ore prima della pubblicazione della sentenza della Corte di Strasburgo, il comandante della Sea Watch aveva pubblicato un messaggio in cui minacciava Salvini facendo sapere di essere intenzionata a violare il blocco navale.